Nasce “Creative Vezzena”, vi spiego cosa succederà e perché è stato pensato.
Qualche anno fa, con alcuni imprenditori ed amministratori locali è nata l’idea di costituire l’associazione del prodotto tipico locale oggi conosciuta come Altipiani Cimbri Prodotto Qui. In particolare grazie all’impegno dei produttori e del loro presidente Nicola Cappelletti, aiutati da Emiliano Marzari e Sandro Marchesi, abbiamo cominciato ad investire in uno dei settori fondamentali per il territorio. Non solo in termini di occupazione lavorativa, di tutela dell’ambiente ma anche come imprescindibile componente del nostro prodotto turistico. Ecco che oggi possiamo contare su decine di aziende produttrici, negozi, ristoratori ed albergatori che nelle loro attività propongono un forte marchio territoriale. Si sta facendo sistema, formazione, intrattenimento e momenti espositivi addirittura un progetto di e-commerce.
Tra questi prodotti vi è il formaggio Vezzena, presidio Slow Food. È uno dei formaggi più antichi della tradizione casearia trentina ed è prodotto esclusivamente con il latte dell’Altopiano. Dal nome Vezzena si evince un’identificazione territoriale diretta ed esclusiva che contraddistingue il nostro territorio e questo prodotto rispetto a tutti gli altri. Quest’anno inoltre è il 150esimo anniversario di fondazione del Caseificio che lo produce.
Da qui l’idea di creare un evento non solo per festeggiare l’importante anniversario ma soprattutto per posizionare il nome Vezzena a livello nazionale ed internazionale. Infatti da subito abbiamo pensato ad una proposta di qualità superiore che nel tempo possa diventare un appuntamento fisso per gli amanti dell’enogastronomia e dei prodotti montani.
Creative Vézzena coinvolgerà gli chef stellati dell’Associazione Chic invitandoli a creare piatti pensati appositamente per esaltare le particolarità organolettiche del Vézzena. I migliori ristoranti della zona proporranno, durante tutta l’estate, i piatti nei loro menu; la clientela sarà invitata a valutarli e a votarli, così da decretare, a settembre, il piatto vincitore. Contestualmente Creative Vézzena lancia un contest online dedicato agli chef dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani per un’estate all’insegna della bontà, che potranno inviare la loro ricetta a base di Vézzena: una giuria presieduta da Allan Bay, formata da cinque Chef stellati – Marco Sacco, Alessandro Gilmozzi, Mauro Elli, Fabio Baldassarre e Raffaele Ros e da noti giornalisti enogastronomici, avrà il compito di premiare la migliore e di far vincere al suo creatore uno stage presso la cucina di uno dei cinque Chef stellati.
Allan Bay
Gli appuntamenti di Creative Vézzena partiranno sabato 28 giugno 2014 con la presentazione alla stampa degli Chef Chic coinvolti e delle loro creazioni con protagonista il Vézzena, nonché con l’apertura del contest. Per tutta l’estate si potranno degustare i piatti nei ristoranti dell’Alpe e votarli. Il 13 settembre 2014, in una serata tutta dedicata all’eccezionalità dei prodotti locali, verrà decretato il miglior piatto stellato e il vincitore del contest. Non resta che dare il via ad un’estate all’insegna del gusto e dei sapori d’alpeggio.
CHIC. Charming Italian Chef
L’Associazione Charming Italian Chef – CHIC – riunisce cuochi che operano in tutto il territorio ita- liano, accomunati dall’altissimo livello della loro produzione: una cucina prima di tutto italiana, in- terpretata con creatività, nel rispetto delle materie prime, vera ricchezza del nostro Paese. CHIC vuole essere un luogo aperto, di scambio di idee e di esperienze per una comune crescita culturale, allo scopo di offrire la possibilità ai soci di aumentare la propria visibilità, sia in Italia sia all’estero, e di moltiplicare le opportunità di business. Gli Chef Chic aderiscono ai comuni valori di amicizia e collaborazione, scambio di esperienza, solidarietà, rispetto dei prodotti e del territorio, salvaguardia dei valori imprenditoriali e, non da ultimo, rispetto della clientela e delle sue esigenze. Il motto di CHIC è: creatività e innovazione per esaltare la migliore cucina italiana.
Gli Chef Chic in giuria
Marco Sacco
Nato nel 1965 in Val d’Ossola, cresce nella cucina dei genitori Gastone e Bruna, titolari dal 1974 del Ristorante Piccolo Lago a Verbania. Oggi quella cucina è ancora il suo regno, da quando, nel 1991 con la scomparsa del padre, ha preso le redini dell’attività. Nel 2005 è tra i fondatori di “Stelle del Piemonte”, l’associazione che riunisce tutti gli chef stellati piemontesi. Nel 2004 l’arrivo delle prima grande certificazione Michelin e nel 2007, a riconoscimento dell’incessante attività di ricerca e di passione per la cucina, ecco la seconda stella Michelin. Il piatto da non perdere? Scambio di battute: il tonno e il fassone.
Fabio Baldassarre
Dall’Abruzzo a Milano, passando per Roma, Salisburgo, l’Oxforshire, Taormina e tutti i sapori della migliore cucina italiana. È lungo il percorso professionale di Baldassarre, nato nel 1971 a Morrea, in provincia de L’Aquila. Dopo gli studi all’istituto alberghiero non ha smesso di viaggiare, conoscere e sperimentare: ha lavorato dal 1995 al 1999 al fianco di Heinz Beck al celebre La Pergola del Rome Cavalieri-Hilton, tre stelle Michelin, quindi il trasferimento in Inghilterra presso il Re- lais&Chateaux Le Manoir aux Quat’Saisons nella cucina di Raymond Blanc. Quindi il suo primo ristorante a Roma, L’altro Mastai e la prima stella Michelin, questa volta tutta sua, poi l’attività di- dattica al Gambero Rosso e le consulenze in giro per il mondo. Nel 2011 apre a Milano Unico, un progetto davvero innovativo, e, recentemente, guida il ristorante dell’Hotel Carlyle a Brera, una location d’eccezione nel cuore pulsante di una Milano che cambia. Il piatto da non perdere: alici alla cenere di quercia in carpione di litchi, capperi e insalata aromatica.
Mauro Elli
Il suo ristorante ad Albavilla, piccolo comune in provincia di Como, si chiama Il Cantuccio, un luogo di delizie e di relax, un’atmosfera d’antan, tra mattoni a vista, il calore del camino e pochi ma mas- sicci tavoli. L’ingresso assomiglia molto a quello di una casa privata, si può dire che venire qui è come conoscere Elli da molto vicino: lombardo del 1961, lascia l’Italia presto per formarsi in Inghilterra dove rimane per quattro anni. Rientrato in Italia, si divide tra la Liguria e la Svizzera, fino all’apertura nel 2003 del suo Cantuccio. La sua è una cucina d’emozione che non ha dimenticato i gusti della tradizione, ma anzi ha saputo farli rivivere con nuovi profumi e sensazioni. “La cucina è passione e creatività” dice spesso Elli, doti che di certo non gli mancano, e che ben si dichiarano nei suoi piatti. Il piatto da non perdere: calamaretti rosolati con purea di ceci e fiocchetti di lardo.
Alessandro Gilmozzi
Classe 1965 e ascendenza da sempre impegnata nella grande ristorazione in Val di Fassa. Da più di vent’anni alla guida del ristorante El Molin a Cavalese, ha saputo reinterpretare la tradizione trentina con quel tocco di fantasia e di creatività per farla amare anche ai palati più raffinati. Oggi El Molin, premiato come il Miglior Ristorante del Trentino da L’Espresso, è all’avanguardia nell’ospitalità, diviso tra hotel, ristorante, pizzeria e wine bar. Luogo di ricerca culinaria, propone un menu che trae ispirazione per il 60% di ispirazione dal territorio e per il 40% di influenze esterne, mixate perfettamente con creatività e innovazione.
Il piatto da non perdere: tagliolini di pasta al fumo di ginepro.
Raffaele Ros
Nella cucina del Ristorante San Martino di Scorzé, Venezia, si fondono due tradizioni: quella dello chef Raffaele Ros e quella della moglie Michela, sommelier del ristorante ed erede della memoria culinaria della famiglia Berto, ristoratori da quattro generazioni. La cucina di Ros è un gioco di equilibri, con una dedizione alla cura dei dettagli tra sapori della tradizione, colori e profumi dei prodotti più ricercati e prelibati: fin da giovanissimo tra i fornelli, arriva nel 1981 nella cucina del Cipriani a Torcello e in seguito all’Harry’s Bar e al Gritti di Venezia per giungere, in una celebrazione di ricerca e d’amore, al San Martino nel 1991. Nel 1992 la prima stella Michelin e, nel 2009, il se- condo premio dell’A.I.S. Veneto per la miglior “Carta dei Vini della Ristorazione del Veneto”, i risul- tati di un impegno costante nella selezione delle materie e dei prodotti. Il piatto da non perdere: triglia in crosta di pane, “castraure di Sant’Erasmo”, polvere di capperi e salsa di agrumi.
APCI. Associazione Professionale Cuochi Italiani
Migliaia di autorevoli chef, affiancati da validi colleghi ristoratori, con il supporto logistico e operativo di un team selezionato di professionisti, una presenza dinamica e frizzante a garanzia del successo dei più importanti format ed eventi enogastronomici. Sono questi gli ingredienti della famiglia delle berrette bianche dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani. www.cucinaprofessionale.com
CALENDARIO E PROGRAMMA EVENTI
PRESENTAZIONE ALLA STAMPA:
sabato 28 Giugno, ore 20.00, Alpen Hotel Eghel
Ore 20.00: Presentazione di Creative Vézzena
Ore 20.30: Cena con menu a cura dei cinque giurati Chef Chic che interpretano il Vézzena
LA SETTIMANA DI CREATIVE VÉZZENA:
Da mercoledì 10 Settembre 2014 a lunedì 15 Settem- bre, degustazione delle creazioni a base di Vézzena proposte dagli Chef dell’associazione Chic. Martedì 16 Settembre, cena con i Ristoratori locali che hanno partecipato al progetto proponendo nei loro ristoranti, durante i mesi estivi, i piatti a base di Vézzena.
LA PREMIAZIONE: Sabato 13 Settembre 2014 cena di Gala
Ore 20.00: cena con i piatti ideati dai cinque Chef Chic in giuria Ore 22.15: premiazione del miglior piatto del contest
Ore 22.30: premiazione del miglior piatto Chic
Ore 23.00: conclusione