Finanziata la sede della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri
1.700.000 euro l’importo finanziato dalla provincia di Trento per il progetto di riqualificazione dell’edificio ex scuola media a lavarone Chiesa. Tuttavia la Comunità sarà a breve dotata di un nuovo ambiente operativo all’interno del sottotetto del Municipio di Lavarone, una nuova sede destinata a durare il tempo necessario ad intraprendere e concludere il più ambizioso progetto di ristrutturazione dell’ex scuola media di Chiesa nel quale troverà posto, ad ultimazione dei lavori, la sede definitiva della Comunità.
Il sottotetto del Municipio di Gionghi ( o per meglio dire una parte della sua ampia superficie ) verrà articolato in una serie di ambienti operativi attraverso elementi in legno di abete e vetro ideati e interamente realizzati da artigiani locali che sostituiranno i classici elementi di arredo per uffici per creare un ambiente confortevole e sperimentale, saldamente legato ( per quanto concerne i materiali e le tecniche costruttive ) al know how locale e nel contempo, per quanto concerne l’articolazione dello spazio, ispirato più ad ambienti open – space legati al mondo anglosassone ( o, per altri aspetti, alla tradizione orientale ) che alla declinazione nazionale dell’ufficio come luogo chiuso e separato dagli ambienti destinati al pubblico; un ambiente innovativo, informale e stimolante per chiunque avrà la necessità o l’interesse di accedere agli uffici oltre per chi vi opererà nelle vesti di amministratore o funzionario.
Il progetto di sistemazione del sottotetto è strutturato dunque attorno a tre scelte fondamentali:
– la scelta di creare ( come in parte già anticipato ) un ambiente nuovo ed innovativo anche in relazione alla giovane età dell’istituzione che vi andrà ad operare;
– la scelta di legare in maniera forte la realizzazione materiale del progetto alle maestranze che operano sugli Altipiani trasformando l’ambiente del sottotetto in una vera e propria esposizione delle possibilità tecniche e formali che l’utilizzo del legno consente;
– la scelta ed insieme l’esigenza di mettere in atto un progetto sobrio ed economico che non indugi in eccessi ma piuttosto sia completamente convertibile e riutilizzabile nella sede di Chiesa ( quando questa sarà ultimata );
La convertibilità dei moduli in legno e vetro consentirà infatti un agevole smontaggio, trasporto ed ri – assemblaggio degli elementi stessi nella sede definitiva, quella sede che , al centro di Piazza Italia a Chiesa, sarà il primo tassello di una riqualificazione della piazza, della frazione, e dell’intera area del Lago.
La scelta di ristrutturare l’importante edificio ( trasformatasi col passare del tempo in una precisa volontà politica perseguita con determinazione anche quando sembrava di difficile realizzazione per motivi legati al costo dell’intervento ed ai tempi necessari per metterlo in atto ) è dettata infatti non dalla necessità o volontà di dotare un ente di una sede di pregio magari oltre le sue possibilità o necessità quanto alla consapevolezza del valore di mantenere attivo ed in esercizio un edificio in grado di animare e caratterizzare non solo l’antistante piazza, quanto l’intera frazione; dalla consapevolezza del rischio di abbandonare al degrado un elemento così importante del patrimonio edilizio degli Altipiani; dalla certezza che quel progetto, sarà il progetto pilota per il rilancio dell’intera frazione.