IO CE L’HO FATTA! LA PRIMA SERATA DI OBIETTIVO FUTURO
Si è svolta ieri presso il centro congressi di Lavarone la prima serata di Obiettivo Futuro. Il tema era “Giovani che ce l’hanno fatta”. Sono intervenuti una cinquantina di giovani degli Altipiani, la maggior parte giovani di Folgaria, cosa anomala vista la locazione. I tre relatori, un albergatrice dell’Alto Garda, un titolare d’azienda dell’artigianato e un titolare d’azienda nel campo della troticoltura, hanno raccontato la loro esperienza. Difficoltà, dubbi, idee, cambio generazionale ed innovazione sono stati i keywords della serata. L’obbiettivo, se mai fosse possibile, non era quello di fornire una ricetta di successo ma bensì alcuni input di come spesso e volentieri, dietro ad una grande iniziativa c’è sempre un idea forte e la capacità di mettersi in gioco e un pizzico di fortuna. Perché proprio di questo si tratta, buttarsi, mettersi in gioco. I tempi sono difficili, ma sono forse questi i periodi migliori per dar spazio all’iniziativa e all’immaginazione.
Gli Altipiani da anni pagano lo scotto della dispersione delle giovani forze, ma oggi complice la congiuntura economico-sociale ed il progresso tecnologico, si apre uno scenario diverso dove la capacità di raccogliere stimoli nuovi ed opportunità, può innescare un virtuoso processo di riconversione di un territorio un tempo ostile a determinate attività lavorative.
Certo, non è semplice, e non succederà per sbaglio. Non sarà un processo automatico o involontario. A questo, a mio modo di vedere le cose, servono queste serate. Per creare dibattito sul tema, per creare rete tra i giovani, per smussare la scarsa propensione diffusa nel recepire questi messaggi ed il campanilismo. Abbiamo bisogno di giovani formati, aperti al cambiamento, con una visione internazionale, ma che vedono nel territorio un’opportunità di lavoro e di vita. Serve anche tanta buona volontà, ci si deve rimboccare le maniche. Il Piano Giovani di Zona è questo, un incubatore d’idee, di sogni….ma soprattutto un opportunità per essere parte attiva in quello che accade nella Comunità ed interferire anche prepotentemente nel presente e nel futuro di un territorio che è loro.
Questo il messaggio che rivolgo costruttivamente ai giovani che con diffidenza non partecipano per scelta, per partito preso. Perdendo un opportunità, di cambiare, di dire la propria opinione.