Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, referendum alle spalle ma ora dimostriamo di aver fatto la scelta giusta!
All’indomani della tornata referendaria, un dato emerge molto chiaro, i Trentini non si sono prestati alla strumentalizzazione politica della Lega Nord. Eppure, il contesto e gli avvenimenti dell’ultima ora, avrebbero potuto convergere nel voto favorevole all’abolizione delle Comunità, un malcontento e una sfiducia nella politica e nelle istituzioni pubbliche trasversale. Appunto, gli slogan erano centrati su dei termini sensibilissimi come l’aumento della spesa pubblica, enti carrozzoni, scalda poltrone…eppure i Trentini non hanno votato. Non hanno votato neppure quelle città di grande dimensione che si sosteneva avessero al proprio interno una forte tensione a discapito delle Comunità. Non hanno votato perché tengono alla Comunità di Valle? Non hanno votato perché sono convinti della bontà della riforma istituzionale?
Non ha votato chi per senso di serietà ha scelto di non fare e disfare, non ha votato chi ha compreso l’importanza della riforma per non agevolare chi voleva abbatterla, ma il non voto nasconde anche purtroppo la marcata divergenza tra politica e cittadini, nasconde il disinteresse e la non partecipazione cronica che in questo risultato è componente latente ma presente. Certa è una cosa, se davvero un problema c’è in questa riforma, come sostenevano i proponenti del referendum, il problema c’è ancora ma in un Trentino che ha sprecato 2 milioni di euro per questo scherzetto del referendum, ecco perché oggi appare evidente come questo referendum sia stato uno stratagemma politico di un partito che a spese dei cittadini, ha sfruttato le loro paure più profonde per avvantaggiarsene.
Ma la parola d’ordine oggi deve essere AVANTI TUTTA, posta una pietra miliare su questa fase embrionale, non si può più perdere tempo…scremiamo ogni filosofia.
Venendo ai numeri, la Comunità con l’affluenza maggiore è stata la Valle dei Laghi con il 40,82% di affluenza, seguita dalla Paganella 35,56% e dalla Val di Sole 35,35%, mentre la Comunità degli Altipiani si posiziona all’ottavo posto con il 32,07%. La minor affluenza in Val di Fassa 12,92% (il Comun General era cmq salvo), Trento 19,83% e Alto Garda e Ledro 25,45%. Nel caso preciso della Magnifica Comunità degli Altipiani a Folgaria ha votato il 30,19% degli aventi diritto, a Lavarone il 38,19% e a Luserna il 28,72%. Complessivamente il 32,07%.
I seggi di Folgaria hanno votato in questo modo:
1. Asilo di Folgaria 32,13% affluenza, 86,55% SI e 13,45% NO
2. Scuola media Folgaria 27,17% affluenza, 93,10 SI e 6,90 No
3. Mezzomonte affluenza 35,10%, 80,82 SI e 19,18 NO
4. Serrada affluenza 27,31%, 97,06 SI e 2,94% NO
5. San Sebastiano affluenza 24,23%, 94,37 SI e 5,63% NO
6. Carbonare affluenza 35,32%, 91,77 SI e 8,23 NO
In conclusione la Comunità degli Altipiani, presenta un dato più significativo nel territorio di Lavarone dove il malcontento è sensibile viste le scelte impopolari ma confermate e necessarie effettuate. Oggi però fissato questo come giorno della conferma dell’attuale impostazione, non possono più essere rimandate scelte fondamentali come la massiccia gestione associata dei servizi comunali, il decentramento di competenze dalla Provincia di Trento e il varo di un progetto di sviluppo. La popolazione e i cittadini hanno rinnovato la fiducia ma sarà l’ultima volta, ci chiedono di dare risposte concrete Chi ha responsbilità intenda.